Kinder Projekte, progetti per bambini del Coordinamento
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“Da Grazia Deledda a Michela Murgia: C’è un’eredità matriarcale nella cultura delle donne sarde?”, incontro sabato 23 marzo dalle ore 15.30 alle 20.00, StadtRaum Frankfurt (Amka), Mainzer Landstr. 293, Francoforte, sala U 105/106 *** Veranstaltung “Von Grazia Deledda bis Michela Murgia: Gibt es ein matriarchalisches Erbe in der Kultur der sardischen Frauen?”

L’ALTRO – UNA STORIA MEDIORIENTALE

di Marina Ergas
presentazione del libro, in cooperazione con Italia Altrove Francoforte e.V.
8 Marzo 2019, ore 19.00. Libreria Weltenleser, Oederweg 40, Francoforte
Moderazione: Daniela Bacchini

Chi è l’altro? Chi è il nemico? Cosa accade all’identità e al senso di appartenenza di una ebrea-israeliana come Marina Ergas che ha speso la sua vita nel tentativo di riannodare il rapporto sfilacciato tra palestinesi e israeliani e che non riesce più a identificarsi con lo Stato in cui vive e con le scelte politiche dei suoi governanti?

Nel 1967, a soli vent’anni, Marina si lascia alle spalle Milano e la vita agiata che aveva conosciuto fino a quel momento per dirigersi in Israele, armata di coraggio e desiderio di cambiare il mondo. La sua famiglia era giunta in Italia dopo secoli di nomadismo, come ogni famiglia ebrea, ma per Marina, il richiamo verso la Terra Promessa, verso il „suo“ popolo che non conosce pace, diventa irresistibile. Durante la sua crociata per la pace, però, assiste ad un’escalation di violenze sempre più incontrollate e assurde, in cui il nemico, „l’Altro“, cambia volto ed etnia come in una roulette impazzita. Ebrei, israeliani, siriani, giordani, palestinesi, libanesi, russi, giapponesi, ognuno diventa „l’Altro“ per qualcun altro. Un „Altro“ da combattere e uccidere senza pietà. Trent’anni passati seguendo un ideale politico, sociale e religioso, che l’autrice vedrà sgretolarsi sotto i colpi di attentati, massacri e migliaia di giovani vite sacrificate. Resterà solo un enorme dolore, un senso di vuoto e d’impotenza. “In un conflitto, spesso, l’Altro non viene preso in considerazione, non esiste o, se esiste, non ha viso e, se ha viso, non ha sentimenti, viene disumanizzato per eliminare qualsiasi possibilità di colpa.“