Kinder Projekte, progetti per bambini del Coordinamento
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“Da Grazia Deledda a Michela Murgia: C’è un’eredità matriarcale nella cultura delle donne sarde?”, incontro sabato 23 marzo dalle ore 15.30 alle 20.00, StadtRaum Frankfurt (Amka), Mainzer Landstr. 293, Francoforte, sala U 105/106 *** Veranstaltung “Von Grazia Deledda bis Michela Murgia: Gibt es ein matriarchalisches Erbe in der Kultur der sardischen Frauen?”

Genitori informati

Analisi della situazione di partenza

Dai dati sulla situazione scolastica degli alunni italiani nella scuola tedesca risulta evidente che, a più di cinquant’anni dall’immigrazione italiana in Germania, gli scolari italiani – con quasi il 9 % di presenze nella scuola differenziale e la minima presenza nei licei e nelle università – rappresentano il fanalino di coda tra le nazionalità maggiormente presenti nella Repubblica Federale.
Questo succede dopo decenni di intervento dello Stato italiano in forma di aiuto scolastico, offerto da numerosi enti da esso sovvenzionati al fine di migliorare le prestazioni degli scolari italiani, come si vede con scarso esito, dato che le percentuali dell’insuccesso sono rimaste costanti.

Come mai ?

Una delle cause è la diffusa tendenza degli italiani a considerare la permanenza in Germania transitoria. Effettivamente la mobilità in questo senso è confermata dai numeri. Oggi vivono in Germania circa 600.000 italiani (di prima, seconda e terza generazione), ma dall’accordo Adenauer/De Gasperi del 1955 hanno lavorato temporaneamente in Germania più di tre milioni di loro. L’alta mobilità è stata senza dubbio favorita dal diritto alla libera circolazione, di cui godono da tempo gli italiani come cittadini europei. Questo fatto, se ha favorito la loro flessibilità economica da un lato, dall’altro ha influenzato negativamente l’integrazione delle famiglie italiane in Germania.
La realtà è che i genitori italiani non seguono con sufficiente impegno l’apprendimento linguistico ed il percorso scolastico e professionale dei loro figli né partecipano se non minimamente alle strutture sociali della vita pubblica locale.

Dalla scarsissima partecipazione alle serate dei genitori ed all’impegno nel sostegno alle organizzazioni scolastiche (le rappresentanze dei genitori hanno un notevole peso nella realtà locale) risulta una insufficiente conoscenza del sistema scolastico tedesco, che si differenzia notevolmente da quello italiano per un alto grado di selettività in età molto precoce- dopo quattro anni di scuola comune i bambini vengono divisi in tre diversi percorsi e una parte di loro viene già prima deviata nella scuola differenziale, da cui poi molto raramente rientra in un percorso normale. Spesso i genitori reagiscono all’insuccesso scolastico dei figli mandandoli in Italia temporaneamente, il che aggrava ulteriormente la situazione, incolpano i”tedeschi”di discriminazione nei confronti dei figli e chiedono lezioni di sostegno ai consolati italiani. L’aiuto, che è stato prestato fino ad oggi- e che presumibilmente verrà drasticamente ridotto se non azzerato dati i recenti pesanti tagli sui fondi per gli italiani all’estero- si è concentrato in lezioni agli scolari “a rischio”, ma non si è rivolto all’ ambiente sociale e familiare. È qui che si situa il diverso approccio del nostro progetto.

Situazione dei genitori

Una gran parte degli immigrati italiani sono di estrazione sottoproletaria/ contadina, all’interno della quale la famiglia costituiva una salda un’unità sociale ed economica. Il progressivo sgretolamento della comunità familiare nel corso dell’ emigrazione ne ha sconvolto l’ordine sociale preesistente, che rappresentava uno dei principali fattori di solidarietà di gruppo. Pensiamo alla “famiglia allargata” (nonni, parenti, ma anche vicinato),che era un punto di riferimento di sicurezza e stabilità . La sua presenza favoriva lo sviluppo linguistico del bambino: eventuali problemi di salute o di comportamento venivano individuati e segnalati in tempo ai genitori.

L’impegno di lavoro di entrambi i genitori, che è il caso più frequente in emigrazione, e l’assenza di altre persone adulte a stretto contatto con il bambino rendono sempre più difficile il controllo sociale un tempo garantito dalla famiglia “allargata”. I genitori non sono in grado di affrontare questa nuova situazione, a cui nessuno li ha preparati, e tendono a demandare il ruolo educativo ad altre istituzioni, prima fra tutte la scuola. Della scuola però non sempre apprezzano le regole e non ne raccomandano l’osservanza ai figli con la severità, che essa invece richiede. Le incomprensioni tra genitori italiani ed insegnanti sono frequenti e spesso non superabili senza una mediazione adeguata.
Il sostegno, che intendiamo offrire, parte da queste premesse: noi vogliamo fornire ai genitori tutte le informazioni e conoscenze necessarie ad assumere il ruolo e la responsabilità educativa genitoriale, dato che la situazione di emigrazione ne ha minato le sicurezze e li ha progressivamente isolati.
Scopo del nostro intervento è il miglioramento del successo scolastico dei ragazzi con provenienza migratoria italiana in Germania. Ne deve essere sostenuto il percorso linguistico, scolastico e professionale, ed al contempo valorizzate le risorse linguistiche e culturali di provenienza, che rappresentano un importante capitale identitario. Purtroppo queste risorse vengono spesso viste da genitori ed insegnanti come ostacoli all’apprendimento, vengono di conseguenza trascurate e vanno perdute.
Perchè i bambini possano approfittare al meglio della situazione di bilingualità in cui sono venuti a trovarsi, è necessario usare diverse strategie a seconda delle diverse condizioni e competenze linguistiche in famiglia. Qui è irrinunciabile l’aiuto di esperti in varii rami, come la salute, lo sviluppo motorio, la competenza sociale e ‘uso dei media. Lo svantaggio dato da un famiglia di provenienza poco scolarizzata si può compensare al meglio nei primi tre anni di vita e comunque prima dell’ingresso nella scuola elementare La familiarità con i libri è la necessaria premessa per l’apprendimento della scrittura e del piacere di leggere. Per questo motivo abbiamo scelto una biblioteca dove trovarci con genitori e bambini; essa non ci offre solo le premesse logistiche, ma è parte fondante della concezione del progetto.

Molte famiglie italiane sono state fino ad oggi lasciate sole di fronte a questi complessi problemi. Esse hanno bisogno del sostegno di pedagoghi, pediatri e linguisti, che si siano occupati di questa problematica. Noi proponiamo il nostro ruolo come mediatori ed abbiamo concepito il progetto come ponte di comunicazione tra le famiglie e gli esperti.

Vantaggi della prevenzione

Se i problemi sorgono dopo l’ingresso del bambino nella scuola, è spesso troppo tardi per ricuperare lo svantaggio. La burocrazia ed il rigido sistema scolastico tedesco con la sua precoce selezione nei tre diversi tipi di scuola dopo appena quattro anni di insegnamento in comune- ma quando già una parte degli alunni è stata deviata nella scuola differenziale – rende difficile un sostegno individuale sufficiente a dare al bambino le opportunità che gli sono mancate nella prima infanzia.
L’esperienza ci dice che proprio rispetto alle aspettative da una parte delle famiglie italiane e dall’altra del personale insegnante tedesco sorgono, a causa delle divergenze insite nei diversi sistemi scolastici nazionali, conflitti ed incomprensioni, che possono compromettere sensibilmente le possibilità di successo dei ragazzi italiani.
Un’adeguata informazione preventiva alla scolarizzazione ci sembra la migliore garanzia per evitare l’insorgere di problemi.
Perciò ci sembra sempre più urgente occuparsi di misure, che partano prima della scolarizzazione.

Descrizione del progetto

Indirizzato a neogenitori italiani, il piú presto possibile dopo la nascita di un bambino.

Con questo progetto viene offerto ai genitori un accompagnamento nei compiti e nelle difficoltà dell’allevare ed educare nella prima infanzia. Si propone una serie di incontri per coppie di genitori di bambini appena nati o piccolissimi, che, sul modello delle “Elternbriefe” dell’Arbeitskreis Neue Erziehung di Berlino (www.ane.de), guidino alla prevenzione nel campo della salute, dello sviluppo motorio, linguistico ed intellettuale del bambino, soprattutto fornendo le necessarie informazioni sugli aiuti esistenti in proposito nella Repubblica federale e sui modi di usarne. Lo scopo principale è di adeguare i genitori ad approfittare del sistema sanitario in loco, delle offerte delle istituzioni in vista del miglior sviluppo possibile del bambino, avvisandoli per tempo dei pericoli, ma anche delle risorse insite nel percorso educativo in emigrazione.
Il Coordinamento si incarica di fornire risposte alle domande dei genitori e di prepararli ai problemi che via via si presentano nella crescita del bambino singolo e dei suoi rapporti con le persone che ne hanno cura e con i coetanei. Si lavorerà a due livelli: prima fornendo un quadro dello sviluppo generale del bambino, per riconoscere eventuali difficoltà (che si possono presentare sia per quanto riguarda il caso singolo sia per quanto riguarda la crescita in un sistema educativo e linguistico “altro” da quello dei genitori), poi ai fini di preparare un buon inserimento nelle istituzioni tedesche rivolte alla prima infanzia e nella scuola elementare.

Gli incontri saranno condotti ad intervalli opportunamente stabiliti per affrontare temi specifici, prevedendo l’intervento via via di medici e pediatri, di psicologi dell’infanzia, di educatori di scuola materna, di insegnanti italiani e tedeschi, scelti tra coloro che abbiano esperienza nell’insegnamento bilingue.

Per renderne possibile la frequenza ai genitori viene offerta una qualificata assistenza dei loro bambini in locali adiacenti.

Partner

Partner del progetto sono il Coordinamento Donne Italiane di Francoforte, l’Ufficio Scuola del Consolato Generale e la Biblioteca del Gallus.

L’ufficio Scuola del Consolato Italiano compila una lista dei bambini italiani nati nell’anno e registrati presso il consolato. Invia le lettere ai genitori in base alla lista, che viene aggiornata ad intervalli regolari. Presenta il progetto nelle scuole e nell’ambito della comunità italiana. Coopera nelle consulenze in campo scolastico e prescolare.

Il Cordinamento Donne si incarica di coordinare il progetto, dell’organizzazione degli incontri con i genitori e scrive la lettera a loro indirizzata. Mette a disposizione un recapito telefonico e di posta elettronica per le prenotazioni agli incontri e per informazioni sul progetto.

La biblioteca del Gallus mette a disposizione i locali per tutte le manifestazioni comprese nel progetto (sei per ogni serie annuale) e si assume l’organizzazione dell’incontro sulla lettura per i bambini in età prescolare, che comprende una dettagliata informazione per i genitori sull’uso delle biblioteche cittadine.

Organizzazione

Il progetto inizia con una lettera inviata ai genitori, che hanno registrato la nascita del loro bambino al Consolato italiano. La lettera, che viene inviata dal Consolato Generale di Francoforte sul Meno e indirizzata alle singole famiglie in questione, riporta i numeri di telefono delle persone da contattare, quando si voglia usufruire dell’offerta della Scuola dei genitori. Nomi e recapiti telefonici verranno apposti in una lista del CD e gli interessati verranno invitati al primo incontro che si terrà nei locali della biblioteca – eventualmente si potrà effettuare un incontro preventivamente con le singole famiglie. È importante sapere come sono composte le famiglie in questione per organizzare i futuri incontri- assistenza di fratellini, gruppi paralleli di famigliari che vengano avviati all’uso della biblioteca etc …
Si sottolinea che il progetto è rivolto ad entrambi i genitori e a tutte le persone che si occupano stabilmente del bambino, lo assistono, parlano con lui e lo curano. Non avrebbe infatti senso discutere dell’educazione del bambino, se poi non si attenessero alle linee educative tutti coloro che ne hanno cura.
Alla base del progetto c’è l’idea che non sia solo la madre la persona a cui si delega l’educazione e la cura del bambino, ma che questa debba svolgersi in un ampio contesto famigliare.
Nel primo incontro si illustrerà la serie di temi che si vogliono approfondire nel corso del primo anno di durata del progetto ed accennati quelli futuri.
Parallelamente verrà avviato uno sportello- mensile o bimensile , in cui su appuntamento, ma anche con possibilità di accesso spontaneo, si possa usufruire di consulenza mirata ai problemi singoli del bambino e dei genitori nel rapporto reciproco. Sia per gli incontri generali che per le consulenze il Coordinamento Donne si occupa di reperire persone qualificate ad affrontare via via tematiche della prima infanzia. Nel contempo si indirizzeranno le famiglie ad istituzioni ed iniziative “altre” esistenti ed operanti sul territorio, in modo da non fare doppioni inutili e da pubblicizzare quanto già c’è ed è usufruibile nelle vicinanze degli utenti. Questo anche con lo scopo di incoraggiare i genitori ad inserirsi nei progetti per tutte le famiglie di Francoforte ed aiutarli a mettersi in rete con genitori di altre nazionalità e ad allargare i loro contatti a vantaggio loro e dei bambini.
A questo proposito si baderà, negli incontri tematici aperti a tutti, di promuovere ed aiutare all’avvio tutte le reti di genitori che si formino spontaneamente e siano utili per scambio di assistenza, formazione di gruppi di gioco, fruizione di offerte di letture per l’infanzia e così via, tenendo conto dei problemi logistici che possono esserci per mancanza di mezzi di trasporto e dove ci si può vicendevolmente aiutare tra diverse famiglie.
Il Coordinamento Donne si incarica inoltre di informare del progetto pediatri e psicologi dell’infanzia, associazioni e centri per la famiglia.

Una prima serie si è svolta dal novembre 2007 al marzo 2008 con una frequenza di circa 8-10 partecipanti per manifestazione. Le esperienze acquisite in questa prima serie ci hanno portato ad organizzare le prossime serie come segue:

Temi previsti:

  • Salute e sviluppo fisico del bambino
  • Sviluppo intellettuale e linguistico
  • Informazione dettagliata sul sistema prescolastico e scolastico tedesco e specificamente in Assia, nonché sulle offerte di assistenza scolastica a Francoforte

Nel primo incontro si esporranno temi riguardanti le visite di prevenzione ( Vorsorge) previste per i bambini in Germania: scadenza temporale, osservazioni dei genitori da segnalare ai pediatri, consigli su specifici comportamenti del bambino, che richiedano particolare attenzione.

Nel secondo incontro si discute con i genitori sulle misure attuabili in famiglia per accompagnare lo sviluppo intellettuale e linguistico del bambino e stimolarne la crescita, quali narrazione, lettura, giochi, uso dei media – radio, televisione – se privilegiare l’ascolto o gli stimoli visivi per es., come familiarizzare il bambino con libri, matite e colori ancora prima dell’ingresso nella scuola materna. Una esperta linguista fornisce un quadro dello sviluppo linguistico del bambino e delle strategie attuabili per educarlo in due lingue dalla nascita, se la costellazione familiare lo permette,o dall’ingresso nelle istituzioni prescolari.

L’incontro gestito dal personale della biblioteca prevede una lettura in italiano e tedesco per i bambini e un’introduzione all’uso della biblioteca per i genitori, con una dettagliata informazione sulle letture per bambini piccoli (“letture in braccio a mamma o papà”) che vengono offerte dalla città. Una precoce dimestichezza del bambino con l’oggetto “libro”- prima avviene, meglio è -ci sembra il migliore avvio alla sua crescita culturale.

In due incontri, dedicati l’uno alle istituzioni prescolari ed al passaggio alla scuola elementare, l’altro al sistema scolastico tedesco,intendiamo fornire un’informazione il più esaustiva possibile sul sistema di istruzione vigente in loco e preparare i genitori alle aspettative che questo sistema pone al bambino e alla sua famiglia. Si porrà l’accento su alcune scadenze previste dal sistema e sulle regole da osservare, sia per quanto riguarda la partecipazione e l’accompagnamento dei genitori al percorso scolastico dei figli, sia per il bagaglio di raccomandazioni che essi devono fornire ai figli all’ingresso nella scuola, intesa come luogo di socializzazione e di abitudine ad una normatività.

Ha avuto grande successo l’idea di offrire uno spettacolo per bambini piccoli in lingua italiana. Ad una rappresentazione del “Teatro Baraonda“, che si è svolta nella biblioteca del Gallus nel maggio 2008 hanno partecipato più di 200 bambini e genitori. Cercheremo di ripetere questo tipo di manifestazione, che rende piacevole e facilita il contatto dei bambini con la lingua madre.

Monitoraggio e valutazione

Il percorso del progetto viene documentato attraverso verbali degli incontri e delle consultazioni per singoli casi (che verranno naturalmente anonimizzati). L’Ufficio Scuola del Consolato si incarica di effettuare una valutazione continua dell’efficacia del progetto, del suo successo in termini dell’accettanza pubblica e dell’effettività delle informazioni fornite: a questo fine verrà iniziato uno schedario delle famiglie coinvolte e delle consultazioni richieste. Sarà così possibile avere un quadro delle problematiche più frequenti.